1 Dopo circa due anni di assenza, rieccoci in Valle d'Aosta, a Valpelline, per un giro mai fatto prima, da nessuno dei 4 volontari odierni.
2 Dopo un pò di asfalto di riscaldamento, lungo tratto sterrato molto ripidio, poi si rifiata.
3 Una bella rottura di catena è quello che ci vuole per giustificare una pausa all'ombra.
4 Il problema odierno infatti è la temperatura.
5 Sulla lunga salita asfaltata, si scoppia di caldo
6 Finalmente abbandoniamo il bitume, a Plan Debat.
7 Si pedala in prevalenza su bella strada pianeggiante, decisamente piacevole
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9 Eccoci nella conca di By, che da il titolo al percorso
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11 Poche nuvole dispettose ci impediscono la vista delle vette del gruppo del Grand Combin
12 Si sale ancora un pochino
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15 E si raggiunge Balme de Bal, dove uno dei 4 volontari si metterà a riposo
16 Gli altri 3 proseguono sulla bella strada sterrata, nemmeno tanto faitcosa, che si inerpica verso il fondo valle
17 Incrociamo tue teteschi, unici biker su questo percorso oltre a noi
18 All'alpe Thoules altri due volontari si spiaggiano, il quarto prosegue fino alla finestra Durand, a piedi
19 Al ritorno/risveglio, si rientra, anche perchè si è fatto tardi
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21 Ripercorriamo la strada dell'andato per poco, imboccando poi uno stretto sentiero che ci riporta a Balme de Bal
22 Ci fiondiamo poi sul sentiero che ci riporterà a valle, per la via più ripida
23 L'approccio sembra promettere bene
24 Poi però le cose si complicano; diversi sono i tratti molto difficili se non impossibili
25 Perdendo quota tuttavia le cose migliorano decisamente...
26 ..e per quanto sempre abbastanza impegnativa, si rivelerà una discesa comunque abbordabile, nel suo complesso
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29 Planati a Glassier decidamo di evitare l'asfaltata finale provando il sentiero 1 sull'altro versante, il famoso "Rue de Mont", come sapremo poi alla fine
30 Bellissima pedalatu su single track orizzontale se non in lievissima discesa
31 Unico passaggio non ciclabile
32 Ed eccoci all'imbocco del primo tunnel
33 All'uscita il sentiero si mantiene molto interessante, con alcuni passaggi protetti se non addirittura attrezzati di corde fisse
34 Tocca quindi il secondo tunnel, ben più lungo e insidioso, soprattutto se percorso senza altre luci oltre a quella dello smartphone!
35 Il tunnel va percorso obbligatoriamente in sella, dato che non c'è lo spazio per camminare a fianco della bici. Ne usciamo vivi, anche se con qualche graffio
36 Ci reimmettiamo sulla via dell'andata, che in veloce discesa ci riporta a Valpelline, dove ha luogo la prima fase della rediratazione
37 Seconda fase in quel di Montjovet. Tolta l'arsura e qualche dettaglio da rifinire, la gita è decisamente riuscita, magari da ripetere in stagione leggermente meno calda!